Addio a Oliviero Toscani, il fotografo che ha cambiato la pubblicità

La carriera di Toscani, tra provocazioni e riflessioni sociali, lascia un'eredità indelebile.

Un maestro della fotografia

Oliviero Toscani, nato a Milano nel 1942, è stato un pioniere della fotografia contemporanea, noto per il suo approccio innovativo e provocatorio nel campo della pubblicità. Cresciuto in una famiglia di artisti, il padre Fedele, fotoreporter per il Corriere della Sera, ha influenzato profondamente la sua carriera, spingendolo a studiare alla Kunstgewerbeschule di Zurigo. Qui, Toscani ha appreso i fondamenti della fotografia, del colore e della composizione visiva, formando il suo stile distintivo.

Campagne pubblicitarie iconiche

La carriera di Toscani decolla negli anni ’60, ma è nel 1973 che il suo nome diventa sinonimo di scandalo e innovazione. La campagna per i jeans Jesus, con lo slogan “Chi mi ama, mi segua”, ha suscitato polemiche a livello globale, attirando l’attenzione di intellettuali come Pier Paolo Pasolini. Questo evento segna l’inizio di una serie di campagne audaci che sfidano le convenzioni della pubblicità tradizionale.

Il sodalizio con Benetton

Nel 1982, Toscani inizia una collaborazione con il marchio Benetton, trasformando la pubblicità in uno strumento di riflessione sociale. Le campagne United Colors of Benetton, caratterizzate da immagini forti e provocatorie, affrontano temi delicati come razzismo, AIDS e guerra. Tra le sue opere più celebri, il bacio tra un prete e una suora e il ritratto di un malato di AIDS, che hanno lasciato un segno indelebile nella cultura visiva contemporanea.

Un’eredità duratura

Oliviero Toscani non è stato solo un fotografo, ma un vero e proprio innovatore della comunicazione visiva. La sua capacità di affrontare temi complessi attraverso immagini evocative ha aperto la strada a una nuova forma di pubblicità, in grado di stimolare il dibattito e la riflessione. La sua eredità continua a vivere attraverso le sue opere e l’impatto che ha avuto su generazioni di fotografi e pubblicitari. La sua recente scomparsa, avvenuta all’età di 82 anni, segna la fine di un’era, ma il suo lavoro rimarrà per sempre un faro di creatività e provocazione nel mondo della fotografia.

Scritto da Redazione Cineverse

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