Avrebbe dovuto sbarcare in Italia a marzo, ma il coronavirus ha fatto slittare al primo luglio l’uscita nelle sale italiane di Bombshell – La voce dello scandalo, il film denuncia interpretato dalle tre superstar del cinema mondiale Charlize Theron, Nicole Kidman e Margot Robbie.
Diretto da Jay Roach (Mi presenti i tuoi e Candidato a sorpresa) e scritto da Charles Randolph, premio Oscar per la sceneggiatura non originale de La grande scommessa), Bombshell è una storia vera di abusi, minacce ed eccessi che ha già ispirato la miniserie televisiva The Loudest voice – sesso e potere, con Russell Crowe nei panni di Robert Ailes, il potente capo del network , consulente della comunicazione di molti presidenti repubblicani come Richard Nixon, Ronald Reagan e George Bush.
La trama di Bombshell
Tutto inizia nel 2016, quando la presentatrice televisiva Gretchen Carlson (Nicole Kidman), vittima di continue avances e soprusi da parte di Ailes, viene licenziata. Per far valere i suoi diritti e ribellarsi alla cultura maschilista che domina nell’azienda, la giornalista lo denuncia per molestie sessuali, dando inizio alla scandalo che ha scosso pesantemente le fondamenta di Fox News, coinvolgendo una ventina di altre donne vittime di Ailes.
Seguendo le orme di Gretchen, anche l’anchorwoman Megyn Kelly (Charlize Theron) accusa il suo ex capo, anche se dopo qualche tentennamento, mentre l’unica a rimanere in silenzio per ragioni di carriera è la giovane giornalista Kayla Pospisil (Margot Rebbie) che alla fine trova il coraggio di lasciare il suo posto e andarsene.
Nel film, che ha ricevuto quattro candidature al premio Oscar, Charlize Theron è praticamente irriconoscibile. Per renderla più somigliante al personaggio che interpreta, si è ricorso a un trucco prostetico, con l’utilizzo di parrucche, protesi e altre diavolerie per alterarne i tratti.
Per il suo ruolo in Bombshell, l’attrice premio Oscar 2004 per il film Monster, si è meritata una nuova nomination come migliore attrice protagonista, dopo 14 anni da North Country.
Così per Nicole Kidman e Margot Robbie, che hanno ricevuto una nomination come miglior attrice non protagonista. Nessuno delle tre attrici però ha vinto la statuetta nell’ultima edizione degli Oscar.
Il declino di Ailes
Lo scandalo alla Fox News ha preceduto di un anno il caso del produttore cinematografico Harvel Weinstein (condannato a 23 anni i reclusione per abusi sessuali) che ha scosso Hollywood e ha contribuito alla nascita del movimento femminista Metoo che lotta contro la violenza sulle donne.
Anche se il caso Ailes ha fatto meno scalpore del caso Weinstein, ha comunque sancito la fine del potere dell’ex numero uno della Fox. Dopo essere stato uno degli uomini più autorevoli d’America, Ailes malato di emofilia, dopo il suo licenziamento si è ritirato nella sua casa a Palm Beach, Florida, dove il 18 maggio del 2017 si è spento a 77 anni, assistito dalla sua terza moglie Elizabeth Tilson con lui fino al momento della morte.