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Costanza Quatriglio: un viaggio nel documentario italiano
Dal 22 al 24 novembre, Roma ospita una retrospettiva dedicata a Costanza Quatriglio, una delle figure più significative del documentario italiano contemporaneo. Questo evento, organizzato da Sentieri Selvaggi, offre un’opportunità unica per esplorare il lavoro di una regista che ha saputo raccontare storie profonde e toccanti attraverso il suo cinema del reale.
Un percorso attraverso il cinema del reale
Costanza Quatriglio ha esordito nel 2003 con L’isola, presentato al Festival di Cannes, e da allora ha continuato a esplorare il mondo del documentario con opere che sfidano le convenzioni narrative. Nel 2006, ha presentato Il mondo addosso alla Festa del Cinema di Roma, mentre nel 2009 ha portato a Locarno Il mio cuore umano, un lavoro che celebra la vita e la carriera della cantante Nada Malanima. La sua filmografia è caratterizzata da una continua ricerca di nuove forme espressive, come dimostra Terramatta, vincitore del Nastro d’Argento nel 2013, che utilizza materiali d’archivio per raccontare la storia di Vincenzo Rabito, un semianalfabeta siciliano.
Eventi imperdibili e incontri con la regista
Durante il weekend, il pubblico avrà l’opportunità di partecipare a proiezioni di alcuni dei suoi lavori più significativi. Venerdì 22 novembre, sarà presentato Terramatta, seguito da Il mio cuore umano sabato 23. La regista incontrerà il pubblico e gli studenti di Sentieri Selvaggi, offrendo uno sguardo intimo sul suo processo creativo e sulle sue ispirazioni. La serata culminerà con la proiezione del suo ultimo film, Il cassetto segreto, un’opera personale che esplora la memoria e l’eredità culturale della Sicilia.
Un viaggio nella memoria e nella cultura siciliana
Il cassetto segreto rappresenta un momento cruciale nella carriera di Quatriglio, poiché combina elementi autobiografici con una riflessione più ampia sulla storia e la cultura siciliana. Attraverso un mix di fotografie, registrazioni sonore e filmati d’archivio, la regista ci guida in un viaggio emozionante che mette in luce le complessità della memoria personale e collettiva. La sua capacità di intrecciare storie di vita con il contesto storico e culturale rende ogni suo lavoro un’esperienza unica e coinvolgente.
Questo weekend di eventi non è solo un tributo a Costanza Quatriglio, ma anche un’opportunità per il pubblico di riflettere sul potere del documentario come forma d’arte e mezzo di comunicazione. La retrospettiva promette di essere un’esperienza indimenticabile per tutti gli amanti del cinema e della cultura.