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Un nuovo sguardo sulla pornografia
Il lungometraggio “Diva Futura”, diretto da Giulia Louise Steigerwalt, si propone di esplorare la vita e l’eredità di Riccardo Schicchi, una figura controversa e innovativa nel panorama della pornografia italiana. Presentato all’81ª Mostra del Cinema di Venezia, il film si distingue per il suo approccio originale e per il montaggio rivisitato che sarà distribuito nelle sale a partire dal 6 febbraio. La regista, entusiasta del progetto, ha dichiarato: “Vogliamo che il pubblico possa entrare in contatto con una storia che va oltre il semplice intrattenimento, toccando temi di libertà e autoaffermazione”.
La prospettiva di Debora Attanasio
Al centro della narrazione troviamo Debora Attanasio, interpretata da Barbara Ronchi, che funge da voce narrante e testimone delle esperienze vissute nel mondo di Schicchi. Attraverso il suo diario, Attanasio ha documentato un decennio di eventi che hanno segnato la vita delle donne coinvolte nel settore. “Il film non è solo un omaggio a Riccardo, ma anche un tributo alle donne che hanno lottato per il loro posto in un ambiente spesso ostile”, ha spiegato Ronchi. La storia di Debora rappresenta un viaggio di scoperta e di sfide, in cui il piacere femminile viene messo al centro della narrazione, contrastando le aspettative sociali del tempo.
Un cast d’eccezione
Il film vanta un cast di talentuosi attori, tra cui Pietro Castellitto nel ruolo di Riccardo Schicchi. Castellitto ha condiviso la sua esperienza nel calarsi nei panni di un personaggio così complesso: “Riccardo era un uomo che viveva intensamente, e il suo pensiero era sempre in movimento. È stato un onore rappresentare la sua essenza sullo schermo”. Le attrici che interpretano figure iconiche come Moana Pozzi e Ilona Staller, hanno portato sul set le loro sfide personali, rendendo omaggio a donne che, nonostante il loro successo, hanno affrontato il giudizio e la derisione della società.
Un messaggio di libertà e innovazione
“Diva Futura” non si limita a raccontare la vita di Schicchi, ma si propone di riflettere su un’epoca in cui la pornografia era vista sotto una luce diversa. Steigerwalt ha sottolineato l’importanza di raccontare questa storia in un contesto attuale, evidenziando come la percezione della pornografia sia cambiata nel tempo. “Volevo mostrare come Schicchi avesse un’ambizione artistica, contrapposta alla visione distorta che oggi abbiamo del settore”, ha affermato. Con un montaggio che promette di facilitare il flusso emotivo, il film si prepara a coinvolgere il pubblico in un’esperienza unica e provocatoria.