Scopri il processo creativo dietro il film che esplora la vita del grande drammaturgo italiano
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A due anni dal successo di “L’ombra di Caravaggio”, il regista Michele Placido torna a far parlare di sé con il suo ultimo lungometraggio, “Eterno Visionario”. Presentato alla Festa del Cinema di Roma, il film si propone di esplorare la vita di uno dei più grandi drammaturghi italiani, Luigi Pirandello. La conferenza stampa ha visto la partecipazione di un cast di attori di spicco, tra cui Fabrizio Bentivoglio, Valeria Bruni Tedeschi e Michelangelo Placido, che hanno condiviso le loro esperienze e il processo di immedesimazione nei personaggi storici.
Fabrizio Bentivoglio, che interpreta Pirandello, ha sottolineato l’importanza di comprendere la vita dell’autore per apprezzare appieno la sua poetica. “A scuola ci fanno leggere subito le opere, ma non ci parlano quasi mai della vita di questi grandi artisti”, ha dichiarato. Questo approccio è fondamentale per capire come le esperienze personali di Pirandello abbiano influenzato le sue opere, rendendo il film non solo un racconto biografico, ma anche un’analisi profonda della sua arte.
Durante la conferenza, Michele Placido ha preso il controllo del dialogo, chiedendo allo sceneggiatore Matteo Collura di condividere le sue impressioni sul progetto. Collura ha rivelato che lavorare con Placido è stato un grande onore e che il regista ha portato una nuova vita alla sceneggiatura, improvvisando scene che hanno reso il personaggio di Pirandello ancora più affascinante. “La forza di questo personaggio veniva proprio dalla sua infelicità”, ha affermato, evidenziando come questa emozione sia alla base di opere come “Sei personaggi in cerca d’autore”.
Il cast ha descritto un’atmosfera di grande collaborazione e supporto reciproco durante le riprese. Aurora Giovinazzo ha parlato del bellissimo rapporto tra i figli di Pirandello, mentre Giancarlo Commare ha condiviso la sua ammirazione per il drammaturgo, scoprendo dettagli inediti sulla sua vita familiare. Michelangelo Placido ha rivelato di essersi affezionato al suo personaggio grazie a un intenso lavoro di ricerca, che ha incluso lo studio delle lettere scambiate con Pirandello.
Michele Placido ha concluso la conferenza elogiando la scenografia monumentale del film, che ha richiesto un grande sforzo produttivo. La ricostruzione della cerimonia di consegna del Premio Nobel a Stoccolma è stata realizzata con grande attenzione ai dettagli, dimostrando l’impegno della produzione nel creare un’atmosfera autentica. “Dopo Caravaggio non si poteva scendere di livello”, ha affermato, sottolineando come “Eterno Visionario” rappresenti un passo avanti rispetto al suo lavoro precedente.