Nel 1996 sul monte Everest scoppiò una tragedia: la storia vera della vicenda ha ispirato il film omonimo
È stato il film di apertura della 72ma edizione del Festival di Venezia: Everest, regia di Baltasa Kormákur, è una pellicola che si ispira a fatti realmente accaduti. La storia riguarda la spedizione tenutasi nel 1996 in direzione della cima del noto monte. Andiamo a scoprire più dettagli sulla storia vera che ha ispirato il film, per il quale servirono ben 65 milioni di dollari di budget.
Per riuscire a raccontare nel modo più veritiero possibile la storia della spedizione, gli autori del film Everest si sono impegnati a leggere diversi saggi inerenti alla storia. Titoli come Aria sottile di Jon Krakauer, Everest 1996 di Anatolij Bukreev e Left for Dead di Beck Weathers (per altro uno dei sopravvissuti alla tragedia) sono stati di fondamentale importanza.
Everest ha cercato di restare il più fedele possibile alla vicenda avvenuto nel ’96, ma di che cosa si tratta nello specifico? Per chi non ne fosse a conoscenza, Everest racconta della spedizione avvenuta nel mese di maggio 1996. Due gruppi di scalatori, l’Adventure Consultans e Mountain Madness, decisero di partire poco dopo la mezzanotte del 10 maggio del ’96 con un solo grande obiettivo: raggiungere la vetta del monte Everest. Le difficoltà nella scalata arrivarono praticamente quasi subito, assieme agli imprevisti. Gli scalatori presenti erano 34 e tale presenza si dimostrò immediatamente motivo di confusione organizzativa ai fini della scalata. Quest’ultima fu raggiunta, ma il vero problema fu la discesa dal monte, la stessa che diede inizio alla tragedia.
Gli scalatori, infatti, cominciarono a scendere dalla vetta dell’Everest poco dopo le 15 e la luce, come si può bene immaginare, cominciò a calare in modo piuttosto repentino. Alla già difficoltosa situazione si aggiunse anche un’improvvisa nevicata, che rese il tutto ancora più pericoloso e che comportò la perdita dell’orientamento del gruppo. Con grande fatica fu l’alpinista Anatolij Bukreev a riportare indietro quasi tutto il gruppo ormai disperso, ma sulla montagna rimasero però Doug Hansen, Andy Harris e Rob Hall. I primi due citati, purtroppo, morirono nel corso della notte, mentre Hall, poco prima di spirare, riuscì almeno a mettersi in contatto con la moglie. I giorni a seguire lo stesso Bukreev ritrovò anche Weathers, ma dovette abbandonarlo lì per motivi di sicurezza. L’uomo riuscì comunque a salvarsi.
I giorni dopo i soccorsi ritrovarono anche Scott, insieme ad altri alpinisti, ma le condizioni di salute in cui si trovavano purtroppo furono per loro fatali.
La spedizione del 1996 ha contato un totale di 4 disperi e ben 8 morti e la storia la ricorda come l’evento con il maggior numero di vittime avvenute sulla montagna.
Dato rimasto invariato fino al 2014, anno nel quale purtroppo una valanga causò ben 14 vittime.
Per chi avesse voglia di imbattersi in un film carico di emozioni e di tensione, Everest è presente in diverse piattaforme:
Lunedì 22 maggio 2023 va in onda sul canale Iris alle ore 21:00.