Everybody loves touda: un viaggio tra arte e resistenza nel cinema marocchino

Scopriamo il significato profondo di 'Everybody Loves Touda' al MedFilm Festival

Un film che racconta la lotta delle sheikha

‘Everybody Loves Touda’, il nuovo film del regista franco marocchino Nabil Ayouch, è una potente narrazione che esplora il mondo delle sheikha, cantanti tradizionali marocchine che, nel corso della storia, hanno rappresentato simboli di resistenza e emancipazione. Presentato in anteprima al Festival di Cannes 2024, il film si apre con la storia di Touda, una donna che sogna di essere riconosciuta come sheikha in una società che la marginalizza. La figura della sheikha, storicamente considerata un’eroina, ha subito un’evoluzione negativa, venendo spesso associata a connotazioni degradanti. Ayouch, attraverso la sua opera, intende restituire dignità a queste donne, raccontando le loro storie di lotta e resilienza.

Il contrasto tra arte e mercificazione

Nel film, il contrasto tra l’arte e la mercificazione del corpo femminile è palpabile. Touda vive una doppia vita: da un lato, esprime la sua vera essenza attraverso il canto e la danza, dall’altro, è costretta a confrontarsi con una realtà che la riduce a un oggetto di desiderio. Ayouch descrive questo conflitto come un’ambivalenza continua tra il bello e lo squallido, evidenziando come le sheikha, un tempo rispettate, siano ora spesso derise e disprezzate. La musica diventa così un mezzo di liberazione, un modo per affermare la propria identità e rivendicare diritti in una società che continua a opprimere le donne.

La musica come strumento di libertà

La colonna sonora di ‘Everybody Loves Touda’ gioca un ruolo cruciale nel racconto. La musica e la danza non sono solo elementi di intrattenimento, ma strumenti di espressione e resistenza. Ayouch sottolinea che il canto delle sheikha ha un potere quasi ipnotico, capace di attrarre anche i più conservatori. Questo aspetto è fondamentale per comprendere come la cultura musicale marocchina possa fungere da veicolo di cambiamento sociale. La protagonista, interpretata da Nisrin Erradi, incarna questa dualità: è una donna forte e indipendente, ma anche vulnerabile e ferita. La sua interpretazione è un viaggio emotivo che riflette le complessità della condizione femminile in Marocco.

Un messaggio di speranza e resistenza

‘Everybody Loves Touda’ non è solo un film, ma un manifesto di speranza e resistenza. Ayouch e Erradi, attraverso le loro parole e le loro performance, invitano il pubblico a riflettere sulla condizione delle donne in Marocco e sull’importanza della musica come forma di protesta e liberazione. La storia di Touda è quella di molte donne che, nonostante le avversità, continuano a lottare per la loro voce e la loro libertà. Con la sua uscita prevista nei cinema italiani nel 2025, il film promette di suscitare discussioni e riflessioni su temi di grande attualità.

Scritto da Redazione Cineverse

Lascia un commento

Il fenomeno di The Walking Dead tra serie tv e gaming

Il cinema di Michel Khleifi: un viaggio nell’umanesimo palestinese