Amazon Prime Video propone l'ultimo capitolo della saga horror di Halloween con il ritorno del serial killer Micheal Myers.
Il film, undicesimo capitolo del franchise, si pone come sequel diretto del primo Halloween – la notte delle streghe del 1978, trascurando la trama di tutti gli altri capitoli precedenti. A livello mondiale, il film è stato un successo al botteghino con 255 milioni di dollari, diventando il capitolo sul killer mascherato con il maggior incasso della fortunata saga.
Il motivo del successo va ricercato, oltre che nella sua buona fattura, alla necessità di scrivere una storia semplice, senza gli eccessi che avevano contraddistinto gli ultimi capitoli, considerati un riciclo sterile del film madre del 1978.
L’Halloween del 1978 racconta le vicende di una giovane Laurie Strode (interpretata da Jamie Lee Curtis) che lotta per sopravvivere alla persecuzione dell’assassino mascherato che terrorizza la cittadina di Haddonfiel, nell’Illinois.
Nel film del 2018 invece, l’assassino Myers è rinchiuso in un istituto psichiatrico dove viene analizzato e sorvegliato per la sua pericolosità, mentre Laurie non ha mai superato il trauma delle violenze subite, che l’ha portata a fare scelte sbagliate, con due matrimoni falliti alle spalle e la perdita della custodia della figlia Karen.
Quindi l’unico scopo della sua vita è prepararsi al ritorno in libertà del pazzo omicida, circostanza che arriva quando il killer riesce a fuggire dall’autobus che era adibito al trasporto dall’istituto al carcere di massima sicurezza, dove Myers avrebbe scontato l’ergastolo.
Myers scappa e nei giorni successivi scatena la sua follia omicida rimasta sopita per oltre quarant’anni. Ovviamente lo scontro fra l’assassino e Laurie viene raccontato nella parte finale, dove Myers mette in pericolo tutti gli affetti della donna.
Come detto, Halloween si pone come seguito diretto del film originale e cancella la cronistoria di ben 9 capitoli, spalmati fra gli anni ’80, i ’90 e 2000. Nove anni dopo l’ultimo mediocre tentativo, il film recupera la semplicità che aveva reso vincente Halloween – la notte delle streghe del 1978, diventato immediatamente uno dei capostipiti del genere horror insieme ad altre saghe come Non aprite quella porta, Venerdì 13 e Nightmare.
Come spesso accade per le saghe cinematografiche di successo, spesso l’ingrediente segreto risulta un dettaglio visivo riconoscibile e subito identificativo della saga. In questo caso è la terrificante maschera di Myers, già entrata nell’immaginario collettivo dei cinefili. Considerata la scena finale e il successo al botteghino, i produttori hanno già annunciato che il film avrà ovviamente un sequel che vorrà rilanciare il franchise, ponendosi come nuovo starting point da cui far rinascere la saga.