Hit Man – Killer per caso: Linklater conquista con una commedia brillante e avvincente

Hit Man - Killer per caso di Richard Linklater segue la storia di Gary Johnson, un uomo comune che diventa sicario sotto copertura, in un mix di suspense e umorismo.

Hit Man – Killer per caso di Richard Linklater è una piacevole sorpresa che unisce in maniera intelligente i generi della commedia e del thriller. Dopo il successo alla Mostra del Cinema di Venezia, il film uscirà nelle sale italiane dal 27 giugno, con BiM Distribuzione.

Hit Man – Killer per caso: trama

Il film segue le vicende di Gary Johnson (Glen Powell), un comune insegnante di filosofia, che vive con i suoi due gatti e lavora part-time come consulente informatico per il dipartimento di polizia. A causa di circostanze inaspettate, Gary si ritrova a lavorare come finto sicario sotto copertura: comincia a dedicarsi con sempre più entusiasmo a questo secondo lavoro, elaborando e interpretando personaggi diversi e scoprendo anche lati di se stesso che non avrebbe mai immaginato di avere. La situazione si complica nel momento in cui, durante una missione, si imbatte in Maddy (Adria Arjona), un’affascinante donna che vorrebbe il marito morto.

Filosofia, amore, ironia e omicidi

Richard Linklater, dopo Before Sunrise, Before Sunset, Before Midnight, Boyhood, e School of Rock, ritorna nelle sale con una commedia brillante. Hit Man, scritto a quattro mani con lo stesso Glen Powell (anche produttore del film), riesce infatti a bilanciare momenti di suspense e umorismo. La sceneggiatura è sicuramente uno dei punti forti di questa commedia action: regala risate e momenti di riflessione che danno profondità alla storia. La trama è avvincente e ben costruita, non per forza sempre credibile, ma comunque leggera e piacevole, dall’inizio alla fine. Le scelte a livello della colonna sonora si abbinano perfettamente all’estetica del film, che ha una fotografia molto riuscita e vivace.

Mettersi in dubbio per trovare se stessi

Linklater riflette sull’importanza di uscire dalla propria comfort zone, di esplorare il mondo ed esplorarsi. Il protagonista, ispirato tra l’altro ad una persona reale, vive nel suo guscio, nelle sue sicurezze. Questo torpore incolore, tuttavia, comincia a stargli stretto e, senza nemmeno rendersene conto, sente il bisogno di dare una svolta alla sua vita. Non è più disposto ad accontentarsi. In questa giostra di maschere pirandelliane, Powell dà vita a diversi personaggi – con i quali Linklater approfitta per rendere omaggio ai grandi sicari della storia del cinema, da Mission Impossible a Austin Powers. Omicidi, storie d’amore e colpi di scena a parte, il fulcro del film rimane la ricerca di sé. È necessario, a volte, ridefinire se stessi per trovare la felicità.

Hit Man dimostra ancora una volta la versatilità e il talento di Richard Linklater. Con una trama avvincente, personaggi ben delineati e affascinanti, un perfetto equilibrio tra tensione e umorismo, è un film leggero e coinvolgente. Glen Powell brilla nel suo ruolo, sostenuto da una sceneggiatura intelligente e dalla chimica con la sua compagna on screen. Nelle sale italiane dal 27 giugno.

Tag: film
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