Il corpo: un thriller che delude le aspettative

Un'analisi approfondita del film Il corpo, tra intrighi e delusioni.

Un remake che non brilla

Il film “Il corpo”, presentato fuori concorso al 42° Torino Film Festival, è un remake dell’omonimo film spagnolo del 2012, diretto da Oriol Paulo. Nonostante un cast di attori di alto livello, il film non riesce a sfruttare appieno le potenzialità della sua trama, finendo per aderire a una formula televisiva che non riesce a coinvolgere il pubblico. La storia ruota attorno a Bruno Forlan, un giovane ricercatore che si ritrova coinvolto in un intrigo misterioso dopo la morte della sua amante, Rebecca Zuin, interpretata da Claudia Gerini. La narrazione, pur promettente, si perde in cliché e situazioni prevedibili.

Un cast di talento, ma poco sfruttato

Il film vanta un cast di tutto rispetto, con attori come Giuseppe Battiston nel ruolo dell’ispettore Cosser, un personaggio che ricorda il celebre Maigret, ma con una sfumatura più oscura. Tuttavia, nonostante le buone interpretazioni, il film non riesce a trasmettere le emozioni necessarie per coinvolgere lo spettatore. La presenza di attori come Andrea Di Luigi e Amanda Campana non basta a risollevare un copione che sembra mancare di profondità. La sceneggiatura, pur avendo alcuni spunti interessanti, non riesce a mantenere alta la tensione, lasciando il pubblico con una sensazione di insoddisfazione.

Un thriller che sfiora l’horror

“Il corpo” si propone come un thriller con venature horror, ma fallisce nel creare l’atmosfera necessaria per risvegliare le paure ancestrali dello spettatore. Le sequenze ambientate nell’obitorio, che avrebbero potuto essere il fulcro di momenti di grande impatto, risultano invece poco efficaci. La regia di Vincenzo Alfieri, pur cercando di dare un tocco di originalità, non riesce a evitare che il film cada nella banalità. La trama, pur elaborata, non riesce a sorprendere, e l’atteso colpo di scena finale si rivela deludente, lasciando il pubblico con un senso di incompiutezza.

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