La memoria dell’assassino racconta il percorso di redenzione di un sicario malato terminale che cerca di rimediare ai suoi errori passati.
Michael Keaton torna al cinema non solo come protagonista, ma anche come regista con il suo nuovo film La memoria dell’assassino. Si tratta di un thriller drammatico che esplora temi di redenzione, memoria e identità. In sala dal 4 luglio.
John Knox (Michael Keaton) è uno spietato sicario al quale, però, viene diagnosticata una malattia neurodegenerativa rara, in fase terminale. Proprio quando l’uomo sta sistemando tutti i suoi affari prima di entrare in una casa di cura, il figlio Miles (James Marsden) gli chiede aiuto. Knox dovrà quindi fare i conti con il proprio passato, contemporaneamente salvando il futuro del figlio. Per questo, il protagonista dovrà richiedere il sostegno di un vecchio amico, Xavier Crane (Al Pacino).
La regia di Michael Keaton riesce a bilanciare momenti di tensione e pause di riflessione più intime. Il film, scritto da Gregory Poirie, è ben costruito. I dialoghi risultano a tratti un po’ vecchi, ma la recitazione dei protagonisti riesce sicuramente a restituire i ritratti di personaggi complessi e vulnerabili. La performance attoriale di Keaton trasmette l’angoscia di un uomo che è consapevole del proprio destino. Tra rimorsi e sensi di colpa, fa il possibile per cercare di lasciare un’impronta positiva nelle vite dei suoi cari, che ha trascurato per troppo tempo. La sua recitazione è misurata e precisa, i suoi primi piani incredibilmente espressivi. La fotografia è uno dei punti di forza del film. I toni cupi e malinconici rispecchiano i toni della narrazione. Keaton racconta il percorso di redenzione del protagonista e rende in maniera precisa i suoi momenti di confusione e disorientamento. Invece di puntare sul genere thriller, il regista si concentra, in maniera più raffinata, sull’introspezione psicologica del suo protagonista. La parte emotiva è, dunque, preponderante rispetto a quella action, rendendo La memoria dell’assassino un film più riflessivo.
La regia di Keaton, in equilibrio tra tensione e introspezione, esplora la complessità del protagonista nel suo percorso di redenzione. Il film uscirà nelle sale italiane il 4 luglio.