La memoria e il potere nel cinema contemporaneo: un viaggio tra D’Anolfi e Scorsese

Un'analisi delle opere di D’Anolfi, Ozu, Hamaguchi e Scorsese che riflettono sulla condizione umana.

Il potere della memoria nel cinema di D’Anolfi e Parenti

Il cinema contemporaneo si distingue per la sua capacità di esplorare temi complessi e profondi, come la memoria e il potere. Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, con il loro ultimo lavoro “Bestiari, erbari, lapidari”, presentano un’opera che si interroga sulla memoria collettiva e individuale. Questo film, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, è un viaggio attraverso la storia e la cultura, un tentativo di dare forma a ciò che spesso rimane invisibile. La narrazione, divisa in tre parti, invita lo spettatore a riflettere su come la memoria influenzi la nostra percezione del presente.

Ozu e Hamaguchi: la vita tra caso e immaginazione

Yasujirō Ozu e Ryusuke Hamaguchi, due maestri del cinema giapponese, affrontano la complessità della vita attraverso le loro opere. Ozu, con “Tardo autunno”, esplora le relazioni umane e la malinconia della vita quotidiana, mentre Hamaguchi, in “Il gioco del destino e della fantasia”, gioca con le nozioni di coincidenza e scelta. Entrambi i registi riescono a catturare l’essenza della vita, mostrando come le piccole decisioni possano avere ripercussioni enormi. La loro capacità di raccontare storie intime e universali li rende punti di riferimento nel panorama cinematografico.

La commedia del potere: Ferrara e Scorsese

Il potere, in tutte le sue forme, è un tema centrale anche nelle opere di Abel Ferrara e Martin Scorsese. “Welcome to New York” di Ferrara, ispirato al caso Dominique Strauss-Kahn, offre uno sguardo crudo e spietato sulla caduta di un uomo potente. La rappresentazione del decadimento morale e della corruzione è palpabile, rendendo il film un’opera di denuncia sociale. D’altra parte, “The Wolf of Wall Street” di Scorsese racconta l’ascesa e la caduta di Jordan Belfort, un broker che incarna l’eccesso e l’avidità del capitalismo. Entrambi i film, pur con stili diversi, mettono in luce le dinamiche del potere e le sue conseguenze devastanti.

Scritto da Redazione Cineverse

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