La salvaguardia della memoria storica del cinema pornografico italiano

Francesco Emmola presenta un'iniziativa unica per preservare il patrimonio del cinema a luci rosse

Un progetto ambizioso per la memoria cinematografica

Il 9 novembre, la storica città di Ortigia ospiterà un evento unico nel suo genere, dedicato al. Il regista Francesco Emmola, insieme a esperti del settore, presenterà il Fondo Cinematografico DENSZ, un’iniziativa che mira a mappare e preservare le ultime sale a luci rosse rimaste in Italia. Questo progetto, avviato nel 2019, è nato in risposta alla chiusura del Cinema Mignon di Ferrara, un luogo simbolo per la proiezione di film hard, il cui archivio rischiava di andare perduto.

La creazione del Fondo DENSZ

Il Fondo DENSZ è il risultato di un lavoro collettivo che ha visto coinvolti nomi noti nel panorama della pornografia audiovisiva. Emmola, insieme a Carlo Montanari e Andrea Ponzecchi, ha raccolto e salvato 535 pellicole, creando un archivio che rappresenta un’importante testimonianza della storia del cinema pornografico in Italia. “Ci siamo ritrovati con un archivio pirata tra le mani”, racconta Emmola, sottolineando l’importanza di queste pellicole come spaccato della cultura e della società italiana.

Un dibattito necessario sulla pornografia audiovisiva

Il progetto non si limita alla mera conservazione delle pellicole, ma si propone di avviare un dibattito più ampio sulla pornografia audiovisiva. Emmola e il suo team intendono sfidare i tabù e le censure che circondano questo genere, proponendo una riflessione sul valore della memoria culturale. “Vogliamo sovvertire la narrazione dominante, piena di distorsioni e omissioni”, afferma il regista, evidenziando l’importanza di riconoscere e valorizzare anche le forme d’arte considerate marginali.

LUCI ROTTE: un documentario in arrivo

In concomitanza con il progetto DENSZ, Emmola sta lavorando a un documentario intitolato LUCI ROTTE, che esplorerà in profondità la storia della pornografia in Italia. Durante l’anteprima del 9 novembre, verranno presentate le prime immagini di questo lavoro, descritto come “un’opera ibrida, tra performance e documentario”. L’obiettivo è quello di riscoprire e salvare pezzi dimenticati della nostra storia, aprendo la strada a una nuova comprensione del cinema e della sua evoluzione.

Il futuro della memoria cinematografica

Il progetto di Emmola rappresenta un passo fondamentale per . Con la chiusura di molte sale e la perdita di archivi preziosi, iniziative come questa sono cruciali per garantire che la storia di un’intera epoca non venga dimenticata. La pornografia, spesso relegata a un angolo oscuro della cultura, merita di essere studiata e discussa, non solo per il suo valore artistico, ma anche per il suo impatto sociale e culturale.

Scritto da Redazione Cineverse

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