Il cambiamento di nome della serie provoca polemiche e riflessioni sulla cronaca nera
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La nuova serie targata Disney+, originariamente intitolata Avetrana – Qui non è Hollywood, ha subito un cambiamento di nome in Qui non è Hollywood. Questa decisione è stata presa dopo le polemiche scaturite dalla trama della serie, che si basa su eventi di cronaca nera legati al delitto di Sarah Scazzi, una giovane ragazza di Avetrana. Il regista Pippo Mezzapesa ha espresso il suo rammarico per questa modifica, sottolineando che il titolo originale racchiudeva l’essenza del racconto.
Il sindaco di Avetrana, Antonio Iazzi, ha richiesto il cambiamento di titolo per proteggere l’immagine della comunità, ormai stanca di essere associata a un crimine così tragico. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Taranto, il quale ha accolto la richiesta del sindaco. Iazzi ha dichiarato: “Riteniamo di aver preservato l’immagine della comunità che rappresento, e proseguiremo in ogni sede competente per la tutela dei diritti dei miei concittadini”. Questa affermazione evidenzia l’importanza di mantenere una reputazione positiva per il paese, nonostante il peso della storia che lo ha colpito.
La serie, che debutterà su Disney+ il 30 ottobre, è tratta dal libro Sarah: la ragazza di Avetrana, scritto da Carmine Gazzanni e Flavia Piccinni. La storia si concentra sul ritrovamento del corpo di Sarah Scazzi e sugli eventi che hanno seguito il delitto, coinvolgendo familiari e amici. Presentata in anteprima al Festival del Cinema di Roma, la serie promette di esplorare non solo il crimine, ma anche le emozioni e le reazioni della comunità di Avetrana. Mezzapesa ha ringraziato Disney e la società di produzione Groenlandia per avergli dato l’opportunità di raccontare questa storia con libertà e cura, nonostante le difficoltà legate al titolo.