Marcello Mastroianni: un’eredità di arte e bellezza

Le nipoti di Marcello Mastroianni raccontano la sua influenza artistica e familiare

Un centenario da celebrare

Nel 2023, il mondo del cinema ha commemorato il centenario della nascita di Marcello Mastroianni, uno dei più grandi attori italiani di sempre. In occasione di questa celebrazione, abbiamo avuto l’opportunità di incontrare Francesca e Federica Mastroianni, nipoti dell’attore, che hanno condiviso con noi ricordi e aneddoti della loro infanzia trascorsa accanto a un uomo che ha segnato la storia del cinema. La loro testimonianza offre uno sguardo intimo e personale su un artista che ha saputo incarnare la bellezza e la complessità della vita.

Una famiglia di artisti

La famiglia Mastroianni è da sempre legata all’arte. Umberto Mastroianni, scultore di fama internazionale e zio di Marcello, ha contribuito a creare un ambiente in cui la creatività era all’ordine del giorno. Francesca e Federica raccontano come la predisposizione per l’arte fosse quasi una questione di sangue. “Zio Marcello aveva una passione per l’urbanistica, un modo di guardare le cose con attenzione e profondità,” afferma Federica. Questo sguardo attento ha permesso a Marcello di interpretare personaggi complessi e autentici, portando sul grande schermo la verità della vita.

Il legame tra i fratelli

Il rapporto tra Marcello e il fratello Ruggero è descritto come profondo e affettuoso. Entrambi hanno contribuito al mondo del cinema, ma in modi diversi. Marcello, con la sua recitazione, e Ruggero, come montatore, hanno collaborato con registi di grande calibro, creando opere che rimarranno nella storia. “Erano molto legati, si cercavano anche se non si vedevano spesso,” racconta Francesca. Questo legame si riflette anche nel loro lavoro, dove spesso si trovavano a collaborare insieme, come nel film Scipione detto anche l’Africano.

Un’eredità da trasmettere

Oggi, le nipoti di Marcello Mastroianni si sentono custodi di un’eredità artistica che va oltre il cinema. Federica invita i giovani a “guardare” e a “studiare il cinema”, sottolineando l’importanza di un approccio critico e consapevole nei confronti delle immagini che ci circondano. Francesca aggiunge che sarebbe auspicabile introdurre il cinema come materia scolastica, per avvicinare le nuove generazioni a questo mondo affascinante. “La bellezza del cinema è un patrimonio da preservare e trasmettere,” conclude.

Scritto da Redazione Cineverse

Lascia un commento

Il cinema di Michel Khleifi: un viaggio nell’umanesimo palestinese

Il disastro di Rigopiano diventa una docuserie su Sky