La Mostra del cinema di Venezia, dopo gli Oscar, è la più importante manifestazione cinematografica del mondo.
Argomenti trattati
Ogni anno verso la fine del mese di agosto o inizio settembre, si tiene uno dei festival del cinema più prestigiosi al mondo. Se siete degli appassionati della settima arte, non dovrete fare molta strada, perché stiamo parlando della Mostra del Cinema di Venezia. Il festival più antico al mondo: ecco la sua storia.
La prima edizione venne infatti realizzata nel lontano 1932, grazie al grande contributo dell’allora presidente della Biennale, Giuseppe Volpi. La prima volta del festival ottenne un enorme successo mediatico e di pubblico, tanto che già a partire dall’edizione del 1935, divenne un appuntamento a cadenza annuale. Il tutto si svolge proprio sullo sfondo del Lido di Venezia, precisamente all’interno dello storico Palazzo del Cinema, sul lungomare Marconi.
Come per il più celebre Academy Award, conosciuto come Premio Oscar, anche a Venezia viene rilasciata una prestigiosa statuetta. Questa raffigura il tipico Leone di Venezia, simbolo della città lagunare. Che è diventato anche il simbolo del festival. Il premio principale è appunto il Leone d’oro, assegnato al miglior film in concorso. Un eccellenza italiana a livello europeo e mondiale. Il Leone d’oro è sempre accostato agli altri principali riconoscimenti cinematografici europei, quali l’Orso d’oro del festival internazionale del cinema di Berlino e la Palma d’oro assegnata al festival di Cannes.
Ad oggi parliamo di un festival a carattere mondiale. Il suo grande prestigio è caratterizzato da un cartellone di prime di film di livello eccezionale. La passerella con il lungo tappetto rosso in parte al paesaggio lagunare è stata percorsa nel corso degli anni da attori e registi tra i più affermati nel settore.
I primi anni ’40, sono difficili per il festival, ovviamente a causa del conflitto mondiale. A parte i primi anni che vedono, per ragioni politiche, solo film di asse italo-tedesco, arrivano verso la fine del decennio i grandi film. Tra tutti le opere dei grandi registri Orson Welles e Fritz Lang. I successivi anni ’50 hanno il merito di far emergere a livello internazionale i grandi registi italiani, quali Federico Fellini e Michelangelo Antonioni. Grandi plausi anche alle semi sconosciute (all’epoca) produzioni giapponesi di Akira Kurosawa.
Arriviamo alla fine degli anni Sessanta. I moti del 1968 non risparmiano neanche l’ambito cinematografico. Tanto grandi le contestazioni che il festival perde il carattere competitivo, e per alcuni anni. Tra i primi degli anni Settanta, non si tiene neanche. Tuttavia questa temporanea perdita di prestigio del festival non fa calare il livello dei film proposti. Tanto che verso gli anni Ottanta si ha il ritorno dei grandi ospiti internazionali. Emir Kusturica e Peter Greenaway saranno tra i principali protagonisti dell’epoca. Sotto i riflettori vi è anche e soprattutto il cinema italiano, con i grandi nuovi emergenti come il maestro Nanni Moretti.
Gli anni Novanta sono uno spettacolo per gli occhi degli spettatori del festival. La passerella del Lido di Venezia vede passare attori e registi del calibro di Jack Nicholson, Peter Jackson e Harrison Ford. Insomma, Hollywood sbarca per un periodo all’anno, sulle sponde di Venezia. Nel 1999 viene proiettato postumo l’ultimo capolavoro del regista Stanley Kubrik, Eyes Wide Shut, con Tom Cruise e Nicole Kidman.
Inutile dire il grande effetto mediatico a livello mondiale. Da segnalare l’edizione del 2013 del festival, che segna il traguardo della 70° edizione. Nella quale 70 registi da tutto il mondo realizzarono brevi cortometraggi per festeggiare l’occasione. L’iniziativa prese il nome di Venezia 70 – Future Reloaded.