Trama e recensione di Offerta alla tormenta, il nuovo thriller spagnolo da vedere in streaming
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É disponibile su Netflix Offerta alla tormenta. Il film è tratto dagli omonimi romanzi della scrittrice Dolores Redondo che sono stati trasposti al cinema nel 2017 e nel 2019 con Il guardiano invisibile e Inciso nelle ossa. Le pellicole sono i primi due capitoli della cosiddetta “Trilogia del Baztan”, che si è conclusa proprio con Offerta alla tormenta.
I tre film parlano di Amalia, un’ispettrice ed ex agente dell’FBI, che ritorna nel suo paese natale di Batzan, cittadina nei Paesi Baschi, insieme al marito americano James.
Da quel momento la donna dovrà risolvere diversi casi di omicidio, a partire dagli inizi del film del 2017, dove, la scoperta del cadavere di un bambino, porterà la donna ad affrontare il serial killer soprannominato El Basajaun.
Nel ruolo della protagonista Amalia c’è l’attrice spagnola Marta Etura, conosciuta nel suo paese soprattutto per film come Bed time del 2011 o L’uomo dai mille volti uscito nel 2016.
Anche tutti gli altri attori sono di origine spagnola come Marta Larralde, Elvira Minguez nel ruolo di Flora, cioè la sorella di Amalia, e Pedro Casablanc nei panni del commissario.
L’unica eccezione è l’attore argentino di origine italiane Leonardo Sbaraglia, nel ruolo del giudice Markina, personaggio introdotto nel 2019 in Inciso nelle ossa, il secondo film del trilogia.
L’ispettrice Amalia deve risolvere il brutale omicidio di un neonato. Tra leggende metropolitane che parlano di un’entità maligna conosciuta come Inguma e le morti di tutti i testimoni chiave (con assassinii e suicidi sospetti), Amalia brancola nel buio e il solo indizio da cui può partire per avviare l’indagine è il legame fra la morte del neonato e la scomparsa della madre di Amalia, avvenuta alla fine del primo film della trilogia, Il guardino invisibile.
Il film si presenta bene dal punto di vista tecnico. La regia e la fotografia immergono lo spettatore nella storia, anche per merito dei paesaggi baschi davvero suggestivi e malinconici.
La recitazione complessiva è abbastanza convincente, soprattutto per quanto riguarda Leonardo Sbaraglia ed Elvira Minguez, rispettivamente nei ruoli del giudice Markina e Flora, la sorella di Amalia.
La protagonista, interpretata da Marta Etura, risulta il punto debole, a causa di un’espressività molto limitata che, nelle scene di pianto e di manifestazione del dolore, sottolinea la minore capacità recitativa rispetto ai colleghi.
Il problema riguarda la durata del film, quasi 2 ore e mezza. Siccome la pellicola voleva rispettare gli avvenimenti narrati nel romanzo, il regista Fernando Gonzales Molina ha dovuto inserirli forzatamente uno in fila all’altro, senza dare alle scene il tempo necessario per essere valorizzate.
Per queste ragioni, il film viene percepito dallo spettatore come una lunghissima sequela di indizi che, alla lunga, infastidiscono e annoiano.
Quindi in conclusione: Offerta alla tormenta è un buon film dalle belle atmosfere poliziesche, rovinato però dalla durata eccessiva della pellicola.