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É disponibile su Netflix Oktoberfest: birra e sangue, miniserie tedesca che, basandosi sulla vera storia della nascita dell’Octoberfest nei primi del ‘900, romanza una feroce guerra tra birrifici.
La regia di tutti e sei gli episodi è affidata a Hannu Salonen, bravo regista finlandese conosciuto esclusivamente in patria.
Oktoberfest: birra sangue racconta una storia che, sulla base di un forte realismo storico, drammatizza i giochi di potere sul chiaro stile de Il trono di spade, una delle più importanti serie televisive mai realizzate, firmata Hbo.
Il cast di Oktoberfest: birra e sangue
Gli attori sono tutti di origine tedesca.
L’ambizioso investitore Curt Pranker è interpretato da Misel Maticevic (veterano attore tedesco di serie tv fra cui spicca Il commissario Lanz), mentre sua figlia Clara è l’incantevole Mercedes Muller, bravissima nonostante i suoi 24 anni e le poche esperienze.
Poi abbiamo i membri della famiglia Hoflinger, rivale dei Pranker.
Klaus Steinbacher è Roman, lo spasimante di Clara, mentre suo fratello Ludwig è interpretato da Marcus Krojer. Martina Gedeck veste i panni di Maria, la madre dei due uomini.
Infine abbiamo Michael Kranz e Maximilian Brükner.
La trama della miniserie
Germania, primi del ‘900.
Curt Pranker è deciso a rivoluzionare l’evento dell’Octoberfest, con l’intenzione di renderlo una meta turistica per tutta l’europa e allargando l’esportazione della birra di Monaco perfino all’America.
Però per farlo bisogna innanzitutto acquisire i terreni dei diversi birrifici locali, così da poter gestire in autonomia uno spazio di chilometri con una capienza di oltre 6000 clienti.
Ma gli ostacoli saranno tanti, a partire dalla famiglia Hoflinger e dai birrifici della zona, per finire alla figlia stessa che inizierà una relazione con Roman, il primogenito dei rivali, e che costringerà Curt Pranker a sostenere una sfiancante lotta politica in un’atmosfera pregna di invidia e crudeltà, dove ciò che conta è solo il risultato…
La recensione di Oktoberfest: birra e sangue
La miniserie è di altissimo livello e dimostra come il cinema tedesco si stia davvero imponendo, soprattutto nella serialità televisiva con il caso emblematico di Dark, punta di diamante della piattaforma di Netflix al pari di Stranger Things e La casa di carta.
Al curato realismo storico dei primi ‘900 si affianca una fotografia cupa che sottolinea gli ambienti sporchi della periferia, fra il fango e il lerciume.
Alla sporcizia agli angoli delle strade corrisponde la viltà e l’arrivismo della maggior parte dei personaggi, che si sfidano in manipolazioni e tradimenti sempre più audaci, dove solo quelli con più cervello e volontà riusciranno ad arrivare alla fine…
La sceneggiatura ha molti avvenimenti da raccontare e lo fa con efficacia.
La violenza, l’amore e il dolore dei personaggi vengono alternati con grande professionalità, facendo interessare lo spettatore ad ogni dettaglio della storia.
Oktober: birra e sangue è sicuramente un prodotto di nicchia del catalogo Netflix, ma è sicuramente più meritevole di altri iper pubblicizzati sui social.