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Un omaggio al cinema classico
Dal 21 gennaio al 27 maggio, il Palazzo Esposizioni di Roma ospiterà la quattordicesima edizione della rassegna “A qualcuno piace classico”. Questo evento annuale celebra i capolavori del cinema muto, del classicismo hollywoodiano e del cinema d’avanguardia, curato da Azienda Speciale Palaexpo e La Farfalla sul Mirino. La rassegna si propone di far rivivere al pubblico opere che hanno segnato la storia del cinema, offrendo un’opportunità unica di apprezzare la bellezza e la complessità di questi film attraverso proiezioni restaurate e presentazioni di esperti.
Pellicole in programma
Quest’anno, dieci pellicole saranno presentate, ognuna delle quali sarà introdotta da un esperto del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Tra i titoli in programma, spiccano due restauri in 4K: “La signora del venerdì” di Howard Hawks e “Gilda” di Charles Vidor, che apriranno e chiuderanno la manifestazione. Inoltre, sarà proiettato il primo lungometraggio di John Ford, “Straight Shooting”, restaurato dalla Cineteca di Bologna, con un accompagnamento musicale dal vivo del Maestro Antonio Coppola.
Omaggio a grandi maestri
La rassegna non si limita a celebrare il cinema classico, ma rende anche omaggio a due figure iconiche del panorama cinematografico americano. Con la versione restaurata di “La maschera della morte rossa”, si ricorderà Roger Corman, mentre “Il lungo addio” festeggerà il centenario dalla nascita di Robert Altman. Questi film non solo rappresentano un’importante eredità culturale, ma offrono anche uno spaccato della società e delle tendenze artistiche del loro tempo.
Cinema sperimentale e opere di nicchia
Non mancherà una selezione di film di Germaine Dulac, pioniera del cinema sperimentale e figura chiave dell’impressionismo francese. La rassegna include anche titoli di nicchia come “Strada sbarrata” di William Wyler e “Sgomento” di Max Ophuls, oltre a due capolavori del cinema europeo: “Dies Irae” di Carl Theodor Dreyer e “Mouchette – Tutta la vita in una notte” di Robert Bresson. Queste opere offrono una visione profonda e articolata del cinema, invitando il pubblico a riflettere sulle tematiche universali che affrontano.