Richard Benson: un viaggio nella vita di un’icona della musica underground

Un racconto intimo e profondo sulla vita del leggendario musicista romano

Un tributo a Richard Benson

Il docu-film dedicato a Richard Benson, una figura emblematica della scena musicale underground romana, ha recentemente catturato l’attenzione del pubblico. Presentato nell’ambito della rassegna Docusfera, il film offre uno sguardo unico sulla vita e l’arte di un artista che ha saputo mescolare provocazione e profondità. La proiezione ha avuto luogo il 13 ottobre, dando il via a un ciclo di eventi che culminerà nel weekend dell’8-10 novembre, con l’obiettivo di esplorare le voci più misteriose della Roma contemporanea.

Il regista e il suo approccio

Il regista Maurizio Scarcella ha condiviso la sua visione durante l’incontro post-proiezione, rivelando il suo profondo legame con Benson. “Il mio Richard Benson è quello di Cocktail micidiale e anche de La rabbia ha un cuore”, ha dichiarato, sottolineando come il musicista fosse molto più di un semplice personaggio pubblico. Scarcella ha descritto Benson come un artista capace di creare ponti attraverso la sua arte, utilizzando il suo corpo e la sua dialettica per comunicare con il pubblico. Questo approccio personale ha guidato la produzione del film, che ha richiesto un’accurata raccolta di materiale audiovisivo.

La raccolta del materiale e la collaborazione con i fan

La creazione del documentario ha comportato un intenso lavoro di ricerca. Scarcella e lo sceneggiatore Matteo Bennati hanno sbobinato oltre 90 ore di registrazioni, scoprendo pezzi inediti che hanno arricchito la narrazione. “Abbiamo sviscerato la carriera di Richard a livello audiovisivo”, ha spiegato Bennati, evidenziando come il materiale raccolto non solo abbia fornito contenuti per il film, ma abbia anche ispirato il titolo stesso. La moglie di Benson, Ester, ha condiviso un ricordo toccante legato alla nascita del progetto, sottolineando l’importanza del concerto di Palestrina come punto di partenza.

Un film creato dai fan per i fan

Scarcella ha voluto enfatizzare che il film è frutto di una collaborazione collettiva. “Questo è un film che non abbiamo fatto solo noi, ma tutti i fan di Richard prima che noi lo confezionassimo”, ha affermato, sottolineando l’importanza del contributo della comunità. La ricerca di materiale raro, proveniente da emittenti locali e archivi privati, ha reso il progetto ancora più significativo. La narrazione di Benson, con le sue sfide personali e professionali, è stata presentata in modo autentico, permettendo al pubblico di scoprire un lato inedito dell’artista.

Condividi