L'Associazione Festival Italiani di Cinema chiede interventi urgenti per salvaguardare il settore
L’Associazione Festival Italiani di Cinema (AFIC) ha lanciato un allarme riguardo ai gravi ritardi nell’attribuzione dei finanziamenti, una situazione che si è aggravata negli ultimi due anni. Questo scenario ha creato una crisi profonda per festival, rassegne e premi, compromettendo la loro capacità di operare e di pianificare eventi futuri. La mancanza di certezze economiche sta minando la stabilità di un settore che lavora incessantemente per promuovere il cinema in Italia, un’attività che si svolge 360 giorni l’anno, da Nord a Sud.
Nel comunicato diffuso, l’AFIC ha sottolineato che, nonostante i ritardi, è riuscita a garantire lo svolgimento degli eventi nel 2023. Tuttavia, la situazione attuale è insostenibile. L’Associazione ha formulato richieste specifiche alle istituzioni per garantire un futuro più stabile per il comparto. Tra queste, la garanzia di tempistiche certe per l’uscita delle graduatorie ministeriali e la programmazione anticipata dei bandi per il 2025 e il 2026. Queste misure sono fondamentali per permettere agli organizzatori di pianificare le loro attività e di utilizzare al meglio i fondi disponibili.
Il settore della promozione cinematografica è vitale per la cultura italiana, ma i ritardi nei finanziamenti stanno mettendo a rischio non solo gli eventi attuali, ma anche le edizioni future. L’AFIC, che celebra venti anni di attività, ha evidenziato che i problemi attuali non sono da attribuire all’attuale Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, né alla commissione di promozione cinematografica, attiva solo da novembre scorso. Tuttavia, è essenziale che le istituzioni ascoltino le richieste dell’AFIC per garantire la continuità e la dignità del lavoro di migliaia di professionisti del settore.