Ritrovamento straordinario: una gemma perduta di John Ford in Cile

Il ritrovamento di 'The Scarlet Drop' segna un'importante scoperta per il cinema muto.

Un tesoro cinematografico ritrovato

In un magazzino di Santiago, Cile, è emersa una delle prime opere del leggendario regista John Ford, intitolata The Scarlet Drop. Questo film muto, risalente al 1918, è stato recuperato proprio un giorno prima della demolizione dell’edificio che lo ospitava. La scoperta è stata fatta dal proprietario del magazzino, che ha trovato un vero e proprio tesoro di pellicole cinematografiche, probabilmente appartenenti a un collezionista locale e rimaste intatte per oltre quarant’anni.

La storia di ‘The Scarlet Drop’

Il film narra le vicende di Harry “Kaintuck” Ridge, interpretato dall’attore Harry Carey, uno dei primi idoli di Hollywood. Ambientato durante la Guerra Civile Americana, il protagonista rifiuta di arruolarsi nell’esercito e si unisce a una banda di predoni, diventando un ricercato. Fino a questo ritrovamento, era stata disponibile solo una versione di trenta minuti dell’opera, grazie all’archivio digitale di Getty. La digitalizzazione e il restauro del film sono stati effettuati dal professor Jaime Cordova dell’Università di Vina del Mar, che ha anche proiettato la versione restaurata al Recovered Film Festival in Cile.

Un’importante scoperta per il patrimonio cinematografico

Il professor Cordova ha dichiarato: “Il film ha 106 anni. Non sappiamo in che condizioni è stato conservato. Penso che ci siano film che decidono di sopravvivere.” La condizione della pellicola suggerisce che The Scarlet Drop fosse un’opera popolare all’epoca della sua uscita, essendo stata proiettata numerose volte. John Ford, noto per i suoi capolavori come Ombre rosse e Sentieri selvaggi, ha avuto una carriera straordinaria di oltre cinquant’anni, e questo ritrovamento aggiunge un altro capitolo alla sua già ricca filmografia. Non è la prima volta che un’opera di Ford viene ritrovata: nel 2009, la sua commedia del 1927 Upstream era stata scoperta in Nuova Zelanda e successivamente restaurata.

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