Nel suo libro di memorie Sam Neill, l’attore di Jurassic Park ha confessato di essere in cura per un cancro al sangue: “Ho il linfoma non Hodgkin, dovrò curarmi per tutta la vita”
Sam Neil, la confessione: “Ho un cancro al sangue”
“Il fatto è che sono malato. Forse sto morendo. Devo accelerare“, così ha scritto nel primo capitolo del suo libro “Te l’avevo mai detto?” Sam Neil, rivelando a tutti di avere un cancro al sangue..
Durante un’intervista al quotidiano britannico The Guardian, l’attore diventato famoso per aver interpretato il paleontologo Alan Grant in Jurassic Park ha poi aggiunto di essere in remissione, ma che la cura continuerà per il resto della vita. L’attore 75enne soffre di un linfoma non hodgkin, diagonisticato nel 2022 : “Non posso fingere che l’anno passato non abbia avuto la sua parte di momenti bui” ha così commentato nell’intervista. “Sono abituato a lavorare. Adoro lavorare. Adoro andare a lavorare. Amo stare con le persone ogni giorno e godermi la compagnia umana, l’amicizia e tutte queste cose. E all’improvviso ne sono stato privato. E in quel momento ho pensato: ‘Cosa devo fare? Non ho mai avuto intenzione di scrivere un libro. Ma mentre andavo avanti e continuavo a scrivere, mi sono reso conto che in realtà mi stava dando una ragione per vivere e andavo a letto pensando: ‘Lo scriverò domani… questo mi intratterrà’. Un salvavita davvero”. “Non ho paura di morire, ma non voglio smettere di vivere”
Cos’è il linfoma non Hodgkin
Il Linfoma non Hodgkin è un tumore maligno che colpisce il sistema linfatico, rete di vasi e ghiandole che comprende milza, timo e tonsille, e che ha il compito di difendere dalle malattie e assicurare la corretta circolazione dei liquidi.
In questo particolare linfoma però alcuni linfociti si moltiplicano in modo anomalo e disordinato, provocando dei linfonodi che non consentono la giusta protezione dalle malattie, rendendo i pazienti più vulnerabili.
La causa di questo linfoma è sconosciuta, ma il rischio di svilupparlo è presente in pazienti che assumono immunosopressori, o ancora in persone che sono stati esposti al virus dell’Epstein-Barr, responsabile della mononucleosi.