Che Shia LaBeouf avesse perso il posto come protagonista del nuovo thriller psicologico Don’t Worry Darling, secondo film diretto da Olivia Wilde dopo il discreto successo de La rivincita delle sfigate del 2019, lo si sapeva già.
Tutte le testate online avevano pensato che la causa dell’abbandono di LaBeouf fossero i molti impegni dell’attore.
All’epoca non vennero prese in considerazione altre ipotesi, e l’affidabile testata online di Deadline confermò che Harry Styles avrebbe preso il suo posto per ragioni di “divergenze artistiche”. Ma ora a mesi di distanza è venuta fuori la verità…
Che cosa è successo
Notizia di pochi giorni fa, Variety racconta una versione molto differente e afferma che LaBeouf sarebbe stato escluso dal progetto per via del suo carattere impulsivo, che ormai da anni gli dà la nomea di attore impossibile con cui lavorare.
Shia LaBeouf è stato licenziato, ancora prima dell’inizio delle riprese, e persone della produzione, vicine al progetto, svelano come l’attore non perdesse l’occasione per scontrarsi con il cast e la troupe, inclusa la produttrice e Oliva Wilde, che senza pensarci due volte lo ha estromesso dal suo film.
La Wilde, nonostante le poche esperienze come regista, è nota per “dei set basati sulla collaborazione reciproca e su tolleranza zero contro gli str*nzi”.
La denuncia
A confermare il caratteraccio di Shia LaBeouf c’è anche FKA Twigs, attrice e cantante, che ha fatto causa all’attore accusandolo di percosse e abusi, oltre che averle trasmesso consapevolmente una malattia venerea.
Infatti lei e LaBeouf hanno avuto una storia per circa un anno dopo le riprese di Honey Boy, l’ultimo film dell’attore americano. Ovviamente Olivia Wilde ha supportato l’attrice sulle Instagram stories di FKA Twigs.
E per sottolineare la pessima reputazione dell’attore, Netflix ha rimosso il nome di LaBeouf dalla campagna promozionale per i premi Oscar del film Pieces of a Woman, attesissimo film diretto da Kornél Mundruczó (per cui Vanessa Kirby ha vinto la Coppa Volpi a Venezia), in prossima uscita sulla piattaforma nel gennaio 2021.