The Dead Don’t Hurt: un western che esplora l’immigrazione e la resilienza

Scopri come il film di Viggo Mortensen affronta temi attuali attraverso una narrazione classica

Un nuovo approccio al western

Il film The Dead Don’t Hurt, diretto e interpretato da Viggo Mortensen, rappresenta un’interessante evoluzione del genere western. Ambientato a metà Ottocento, il film narra la storia di Holger Olsen, un immigrato danese che, dopo aver seppellito la moglie, cerca di ricostruire la propria vita in una cittadina del Nevada. Mortensen, al suo secondo film da regista, porta sullo schermo una visione che si distacca dai canoni tradizionali, affrontando tematiche attuali come l’immigrazione e la resilienza.

Un racconto di resilienza e conflitto

La trama si sviluppa attorno all’incontro tra Holger e Vivienne, una fioraia franco-canadese, che rifiuta le avances di Weston Jeffries, figlio del potente boss locale. La decisione di Holger di arruolarsi nell’Unione durante la Guerra Civile segna un punto di svolta nella sua vita. Al suo ritorno, Holger scopre che la comunità è cambiata e che i conflitti interiori sono aumentati. Mortensen riesce a catturare la complessità delle emozioni umane, mostrando come il passato possa influenzare il presente.

Un western femminista

Un aspetto innovativo di The Dead Don’t Hurt è la sua prospettiva femminista. La storia è raccontata principalmente attraverso gli occhi di Vivienne, interpretata da Vicky Krieps, che offre una performance intensa e toccante. La sua lotta contro le convenzioni sociali e le aspettative maschili è un tema centrale del film. Mortensen, con il suo approccio, riesce a dare voce a personaggi femminili forti, sfidando le norme tradizionali del genere. Tuttavia, il film non è esente da critiche: alcuni spettatori potrebbero percepire un certo scarto tra le intenzioni e il risultato finale.

Un viaggio visivo e sonoro

Dal punto di vista visivo, The Dead Don’t Hurt è un’opera che si distingue per la sua estetica classicista. Le scene di inseguimento a cavallo e l’attraversamento del fiume sono riprese con una maestria che ricorda i grandi classici del genere. Tuttavia, la colonna sonora e i dialoghi, a volte, non riescono a creare l’atmosfera desiderata, lasciando il pubblico con una sensazione di disconnessione. Nonostante ciò, il film riesce a trasmettere un messaggio potente sulla lotta per la sopravvivenza e l’identità in un mondo in continua evoluzione.

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