Argomenti trattati
L’ultimo blockbuster Marvel, diretto da Nia DaCosta, è un flop al botteghino: The Marvels sta infatti registrando i peggiori incassi del franchise sui supereroi più redditizio degli ultimi anni.
Ma perché la saga sembra non riuscire a riprendersi dopo i successi delle prime due fasi?
The Marvels: trama
A causa del contatto con un wormhole, i poteri delle tre supereroine Carol Denvers (Brie Larson), Kamala Khan (Iman Vellani) e Monica Rambeau (Teyonah Parris) si intrecciano.
Il team dovrà quindi affrontare una nuova minaccia: lavorando in sinergia, scambiandosi i poteri di luce, dovranno salvare l’universo da una leader Kree (Zawe Ashton) e dal suo esercito, pronto a vendicarsi di Captain Marvel.
Una narrazione stanca
Il problema principale di The Marvels è l’evidente pigrizia nella realizzazione del film. Infatti, il franchise di Kevin Feige sta facendo molta fatica ad ingranare in questa nuova fase post-Thanos. Dopo aver raggiunto la vetta, non solo a livello di incassi, ma anche qualitativamente, il pubblico sta percependo un’innegabile indolenza da parte dei Marvel Studios. Questa nuova fase narrativa ha portato a delle piccole perle, come Doctor Strange nel Multiverso della Follia, di Sam Raimi, ma anche a film completamente dimenticabili, proprio come The Marvels. Il lungometraggio di Nia DaCosta è, infatti, coloratissimo ma vuoto. Lo spettatore viene bombardato da una fotografia vivacissima, montaggi veloci e diversi momenti comici. Tuttavia, il film manca di contenuto, o comunque di una narrazione non confusionaria. Le sequenze pop e divertenti, che prima servivano ad alleggerire il racconto, ora sono decisamente preponderanti, a nascondere la penuria di contenuto. I dialoghi banali e gli intermezzi con spiegazioni scientifiche (che vorrebbero chiarificare le dinamiche del film, ma non ci riescono) cercano di tenere in piedi il lungometraggio.
Il nuovo team tutto al femminile
Questa scrittura pigra va a discapito anche della presentazione di questo nuovo team, con il quale la Marvel vorrebbe puntare sul women power. Nonostante le dinamiche fra le tre protagoniste siano di base interessanti, tuttavia, questa sisterhood non viene per niente approfondita. In primis, bisogna specificare che è diventato molto difficile riuscire a seguire in maniera fluida le storie del franchise, dal momento che i personaggi e i piani narrativi sono diventati talmente inflazionati da risultare estremamente confusionari. Infatti, se uno spettatore non avesse visto, oltre al primo lungometraggio di Captain Marvel, anche le serie su Disney + di Wandavision e Ms Marvel, si troverebbe indiscutibilmente in difficoltà davanti ai fatti presentati The Marvels.
Le tre supereroine, dunque, non vengono sfruttate a dovere e vengono semplicemente inserite in un contesto confusionario.
The Marvels risulta un film senza identità, con diversi momenti molto pop, gattini spaziali e una narrazione mediocre.
Sono le tipiche clip post-credits, alle quali i fan sono particolarmente affezionati, a rubare la scena al lungometraggio stesso. Marvel introduce, infatti, due nuovi filoni narrativi potenzialmente molto interessanti, ma riuscirà a gestirli in mezzo a questo caos narrativo nella quale si trova?