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Toni Servillo è uno degli attori italiani più famosi in Italia e nel mondo, grazie a film di successo internazionale come La Grande Bellezza, vincitore del premio Oscar miglior film straniero nel 2014, e la sua apparizione accanto a importanti star hollywoodiane come Dustin Hoffman.
La passione per il teatro e i primi film
Sin da piccolo si appassiona al teatro che studia come autodidatta, e durante l’adolescenza viene appoggiato dalla famiglia e comincia a recitare.
Nel periodo della contestazione studentesca comincia a fare i primi passi in compagnie e progetti teatrali sino al 1986 quando aderisce all’iniziativa del gruppo Falso Movimento dove incontrerà il regista teatrale Mario Martone con cui fonderà Teatri Uniti, di cui è attualmente direttore artistico.
Quest’ultimo sarà colui che lo lancerà nel panorama cinematografico italiano a partire dagli anni ’90 con Morte di un matematico napoletano (1992).
Nel 2001 viene scelto da Paolo Sorrentino nella pellicola L’uomo in più per il “doppio” ruolo da protagonista nei panni di Antonio “Tony” Pisapia che viene presentato anche alla Mostra del cinema di Venezia nella sezione “Cinema del Presente”.
Il successo e il sodalizio con Paolo Sorrentino
Nel 2004 viene scelto nuovamente dal regista napoletano Sorrentino per essere il protagonista nel film drammatico Le Conseguenze dell’Amore, che gli varrà la vittoria del premio David di Donatello e Nastri d’Argento per il miglior attore protagonista.
Quattro anni più tardi torna a lavorare con Paolo Sorrentino ne Il Divo (2008), film biografico sulla vita privata e le vicende politiche di Giulio Andreotti in cui interpreta proprio l’ex leader della Democrazia Cristiana.
Lo stesso anno recita nel film Gomorra (Matteo Garrone), tratto dall’omonimo best seller di Roberto Saviano, che lo porterà a vincere l’European Film Award come miglior attore.
La consacrazione internazionale arriva definitivamente nel 2014 grazie alla sua performance nei panni del nichilista Jep Gambardella e alla vittoria durante la notte degli Oscar nella categoria miglior film straniero.
Le ultime pellicole di Toni Servillo
Dopo il successo con La grande bellezza, passano tre anni prima di rivederlo sullo schermo cinematografico in Le Confessioni (Roberto Andò, 2016), un thriller drammatico sul potere della finanza che gli vale una candidatura ai David di Donatello.
L’anno seguente vestirà i panni dell’ispettore Vogle nel giallo La ragazza del lago, tratto dal best seller dello scrittore italiano Donato Carrisi.
Il 2018 è l’anno della nuova collaborazione Servillo-Sorrentino nel ruolo del magnate della televisione Silvio Berlusconi nel suo film biografico Loro, in cui si racconta l’ascesa al potere di Berlusconi da Mediaset a capo del governo.
L’anno seguente torna davanti la macchina da presa con Donato Carrisi per l’adattamento del suo romanzo L’uomo del labirinto che lo vede recitare ancora nei panni di Vogle, accanto alla star hollywoodiana Dustin Hoffman.
L’ultimo progetto è 5 il numero di perfetto, noir italiano ambientato a Napoli scritto e diretto da Igort, con un Servillo che viene nominato ai David di Donatello 2019 come miglior attore protagonista.