La controversia ha sollevato molteplici questioni sull’uso responsabile dell’AI nel giornalismo e nella narrazione di storie di vita reale, sollevando preoccupazioni sull’utilizzo dell’AI per manipolare la realtà.
Netflix sotto accusa: immagini generate con l’AI nel documentario “What Jennifer Did”
Le accuse mosse contro Netflix riguardano l’utilizzo di immagini generate o manipolate tramite intelligenza artificiale nel documentario “What Jennifer Did: il caso Jennifer Pan“. Secondo quanto riportato, alcune scene presentano segnali evidenti di manipolazione digitale, come ritocchi alle mani e alle dita, deformazioni dei tratti del viso e oggetti modificati sullo sfondo.
In particolare, la mano sinistra della protagonista risulta avere solamente due dita. Queste alterazioni destano preoccupazione per le implicazioni etiche dell’uso dell’IA nelle narrazioni di storie vere, soprattutto in un contesto forense delicato. L’omertà da parte di Netflix su queste accuse alimenta ulteriormente le polemiche e pone l’accento sull’importanza di un utilizzo responsabile dell’AI nella produzione mediatica.
Manipolazione digitale e implicazioni etiche nell’utilizzo dell’AI
L’utilizzo dell’AI per alterare o creare immagini in modo da supportare una narrazione può distorcere la realtà e influenzare la percezione del pubblico. Questo solleva interrogativi sulla veridicità delle informazioni presentate e sull’integrità dei media.
La mancanza di regolamentazione specifica sull’utilizzo dell’AI per la creazione di immagini in documentari o contenuti simili amplifica questi problemi, aprendo la strada a possibili abusi e manipolazioni. È essenziale riflettere attentamente su queste implicazioni etiche ed evitare l’utilizzo indiscriminato dell’AI nella produzione mediatica.